Con grande rispetto verso i colleghi, "essere un grafico" è termine usato spesso in maniera impropria e quasi sbrigativa per definire chi fa un mestiere che -in qualche modo- riguarda la comunicazione. Per questo la prima cosa che mi viene da dire quando mi chiedono quale sia il mestiere che faccio, rispondo "un pò oltre il grafico”, sperando di aprire una finestra di curiosità  che butti lo sguardo dell'interlocutore, appunto, un pò "oltre".

Nel momento in cui tutto quello che ci ruota intorno viaggia a velocità supersonica, tra algoritmi e nuove forme di comunicazione, ci si aspetterebbe una demarcazione più precisa delle professionalità, con skill definiti che dicono chiaramente cosa sa fare ciascun professionista, in cosa può essere utile al cliente e con quali competenze; invece non è così, purtroppo: si tende ancora ad associare il “grafico” alla comunicazione come il Cuoco allo Chef, in un minestrone al cui interno c'è tutto (Visualizer, Art Director, Illustratore, Creativo, Designers, Gestione dei social, Tecnico stampatore, Serigrafo, Web designer; tutti indistintamente grafici), aumentando in modo esponenziale la confusione su ruoli, capacità e “valore” del lavoro di un professionista della comunicazione, alimentando quella strana teoria che “tanto oramai chiunque può fare tutto”, basta scaricarsi un’app.

Mi occupo di comunicazione in tutte le sue forme, da più di 25 anni; in tutto questo tempo ho sempre imparato, acquisito informazioni e trasformato competenze assai diverse tra loro (per questo difficilmente raggruppabili sotto una voce univoca). Ho messo insieme un bagaglio “pesante e pensante”, fatto di responsabilità verso i clienti e aperture verso i colleghi; mi sono preso cura dei rapporti umani e della condivisione totale del know-how, per aumentare la crescita delle competenze e la qualità delle relazioni; un’infinità di esperienze talmente diverse tra loro che oggi sarebbe difficile trovare un termine per rappresentarle tutte insieme.

Ma ognuna a suo modo importante.

Perchè ognuna ha rappresentato un compito nuovo, impegnativo, ha aumentato
la conoscenza dei passaggi organizzativi e produttivi, creato affinità con fornitori e artigiani. Ognuna ha aggiunto un pezzo di valore, un “qualcosa in più” al background che oggi è la base essenziale di Grafstudio. Ed ognuna oggi è un piccolo mattone su
cui poggia il concetto di Agenzia Diffusa, un’organizzione creata e condivisa con le eccellenze professionali selezionate in tutti questi anni, coordinate da un’unico pensiero creativo.
 

Sono una Psicologa che ha proseguito la sua formazione nel settore delle Pubbliche Relazioni e Comunicazione Integrata d’Impresa, una professionalità creativa e versatile nell’ambito della comunicazione e dell’editoria che ha maturato 20 anni di esperienza presso uffici stampa, agenzie di comunicazione integrata e aziende, curando diversi prodotti e servizi.

Il mio background spazia dai beni di largo consumo al biomedicale, dalla moda al turismo, dall’automotive alla bio-edilizia... perché sono curiosa e adoro conoscere, cimentarmi in nuovi ambiti, fare nuove esperienze.

Una passione che diventa professione, con il sostegno dello studio e dell’esperienza, mi ha trasmesso l’importanza di reinventarmi sempre senza mai smettere di imparare, per riuscire a stare al passo con le nuove tecnologie in continua evoluzione. Apprendere nuove conoscenze e applicare le competenze acquisite è alla base del mio lavoro quotidiano.

La ricerca dell’armonia nel design è il mio obiettivo; il desiderio di sperimentare per migliorare è l’approccio con cui seguo tutti i progetti dei clienti, dalla piccola vetrina dell’esercizio commerciale alla comunicazione dell’identità aziendale. Ogni nuovo design nasce da una ricetta personalizzata di innovazione, unicità, estetica, valore per diventare uno strumento leggero e dinamico, leggibile da laptop, tablet e smartphone: non esiste innovazione senza versatilità.

Ogni sito web viene progettato e realizzato per essere alla “portata del cliente”, delle sue esigenze, dei suoi obiettivi, ...e anche del desiderio di amministrarlo e modificarlo in autonomia.